Welfare aziendale: i lavoratori chiedono benessere, le aziende devono ascoltare

Pubblicato il
17 Apr 2025
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Il 70% dei professionisti non è più disposto a sacrificare la salute mentale per un aumento di stipendio. È questo il dato chiave che emerge da un recente sondaggio internazionale riportato da CFO.com e che conferma un cambiamento epocale nel mondo del lavoro: il benessere psicofisico è diventato una priorità irrinunciabile per la forza lavoro.

Un contesto in continua evoluzione, dove la competitività aziendale non si misura più solo in numeri, ma nella capacità di attrarre e trattenere talenti attraverso politiche orientate alla salute e alla qualità della vita.

A raccogliere questa sfida è Health Hub, centro salute con sede a Lurate Caccivio (CO), che propone un modello innovativo di welfare aziendale, già adottato da diverse imprese lombarde. Un approccio integrato, multidisciplinare e scientificamente fondato, che mira a migliorare la produttività aziendale partendo dal benessere reale delle persone.

Le aziende italiane sono pronte?

In Italia, l’ultimo rapporto Eudaimon-Censis parla chiaro: l’85,7% dei lavoratori desidera che il welfare venga introdotto o potenziato nella propria realtà professionale. E non solo. Otto dipendenti su dieci chiedono ai datori di lavoro un supporto concreto in termini di salute mentale, alimentazione e prevenzione.

Ma a fronte di una domanda crescente, l’offerta resta limitata. Spesso per mancanza di strumenti, visione o cultura aziendale orientata alla persona. È qui che entra in gioco il valore di progetti strutturati, come quelli offerti da Health Hub.

La proposta Health Hub: il benessere in 4 pilastri

Health Hub ha messo a punto un programma di welfare aziendale su misura, costruito su quattro ambiti d’intervento fondamentali:

  • Attività motoria e fisioterapia: per prevenire dolori e infortuni, migliorare postura e ridurre le assenze.
  • Educazione alimentare: per aumentare concentrazione e vitalità attraverso una dieta equilibrata.
  • Benessere mentale: per gestire lo stress e prevenire fenomeni come burnout e calo della motivazione.
  • Ergonomia e Work Ability: per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza, soprattutto nei contesti sedentari.

Il tutto con l’ausilio di uno staff composto da oltre 30 specialisti e una struttura all’avanguardia.

I benefici? Tangibili e misurabili

Le aziende che hanno implementato il modello Health Hub hanno registrato:

  • una riduzione del 30% delle assenze per malattia,
  • un aumento della soddisfazione interna,
  • un netto miglioramento del clima aziendale.

Senza dimenticare i vantaggi fiscali legati agli investimenti in welfare, che permettono anche un ritorno economico (ROI) diretto.

Una scelta strategica, non più opzionale

«Il benessere non è un costo, ma un investimento nella produttività e nella reputazione dell’azienda», spiega Andrea Nitri, fondatore di Health Hub. «Oggi non si può parlare di crescita senza mettere al centro le persone».

Per molte imprese, soprattutto piccole e medie, il primo passo è comprendere che esistono soluzioni scalabili e personalizzabili. Health Hub propone infatti pacchetti flessibili — Base, Premium ed Exclusive — che si adattano a ogni esigenza organizzativa.